Scrivo questa recensione in riva al mare, su di un lettino sotto un ombrellone. Sono finalmente in vacanza e ho terminato la lettura di questo capolavoro in aereo poco prima di atterrare.
E' incredibile come, nonostante questo libro tocchi temi tanto futili, quali balli e corteggiamenti tra ricchi signori delle province inglesi di fine settecento, mi abbia così preso e fatto riflettere molto su "sentimenti" quali l'orgoglio e il pregiudizio.
Prima di toccare questo tema vorrei soffermarmi sulla scrittrice, la Austen ha uno stile che definirei fresco, vivace, arriva dritta al punto senza tanti giri di parole, riesce a descrivere i pensieri e le emozioni dei suoi personaggi in maniera limpida e cristallina. Dopo poche pagine, ho già avuto la sensazione di conoscere queste persone; mi sono sembrate così vere quasi che mi siano state realmente presentate e mi trovassi insieme a loro, in questi balli, pranzi o ricevimenti che era loro uso organizzare.
Mi hanno coinvolto così tanto le vicende di questi personaggi da farmi totalmente prendere dalla storia. La Austen, col suo stile è riuscita ad appassionarmi a vicende prive di quella profondità che generalmente vado a ricercare in un libro e in una storia.
Il fatto poi che abbia scritto questo indiscutibile capolavoro a soli ventuno anni, mi fa provare un profondo senso di invidia nei suoi confronti. Da sempre sogno di scrivere un libro e finora non ci sono mai riuscito. Confido nel futuro e spero che questo blog e questo progetto diventino gli stimoli giusti per realizzare questo mio piccolo sogno che ho nel cassetto ormai da troppi anni.
Passiamo ora a toccare il punto saliente sull'orgoglio e sul pregiudizio. Come possiamo definirli? Emozioni? Sentimenti? Passioni? Stati d'animo? O tutte queste cose insieme? Fatto sta che nella nostra vita, nel bene e nel male, tutto questo ci fa relazionare con le altre persone.
Quasi fossero i due lati della stessa medaglia questi due "sentimenti" ci influenzano sempre nei confronti delle persone che abbiamo di fronte e con le quali ci relazioniamo tutti i giorni. Quante volte ci è capitato di farci un'opinione su qualcuno anche per un solo piccolo pregiudizio, magari anche una opinione sbagliata e siamo troppo orgogliosi per ammettere di poter aver giudicato male.
Trovo che l'orgoglio e il pregiudizio siano molto legati tra loro, possono diventare davvero molto distruttivi se si lasciato troppo a briglie sciolte e ci facciamo troppo prendere da essi. Nella storia di questo libro si denota chiaramente quanto l'orgoglio e il pregiudizio delle persone possano essere tanto negativi da influenzare in maniera tanto dolorosa la vita e le vicende dei protagonisti.
A star troppo dietro all'orgoglio o al pregiudizio si rischia di non poter raggiungere quella felicità che in fondo all'anima ognuno di noi aspira. Come si può sottomettersi tanto a questi due stati d'animo senza aspettarsi di essere infelici? Realmente vogliamo questo nella nostra vita?
Questo libro mi ha davvero lasciato e insegnato tanto su queste due emozioni con le quali, mi rendo conto, convivo e troppe volte mi influenzano sulle scelte della vita, grandi o piccole che siano. Di certo, leggendo questo capolavoro, mi sono reso conto che nella vita, piuttosto che cadere vittima dell'orgoglio o del pregiudizio è meglio essere più pazienti e riflessivi per saper apprezzare la vera felicità o quanto meno ad avvicinarsi.
Una lettura che consiglio vivamente a tutti e che, una volta terminata, si intuisce per quale motivo sia entrata a far parte di questa lista. Libri come questo hanno davvero tanto da insegnarci, non vedo come si possa vivere senza averli letti.
E' incredibile come, nonostante questo libro tocchi temi tanto futili, quali balli e corteggiamenti tra ricchi signori delle province inglesi di fine settecento, mi abbia così preso e fatto riflettere molto su "sentimenti" quali l'orgoglio e il pregiudizio.
Prima di toccare questo tema vorrei soffermarmi sulla scrittrice, la Austen ha uno stile che definirei fresco, vivace, arriva dritta al punto senza tanti giri di parole, riesce a descrivere i pensieri e le emozioni dei suoi personaggi in maniera limpida e cristallina. Dopo poche pagine, ho già avuto la sensazione di conoscere queste persone; mi sono sembrate così vere quasi che mi siano state realmente presentate e mi trovassi insieme a loro, in questi balli, pranzi o ricevimenti che era loro uso organizzare.
Mi hanno coinvolto così tanto le vicende di questi personaggi da farmi totalmente prendere dalla storia. La Austen, col suo stile è riuscita ad appassionarmi a vicende prive di quella profondità che generalmente vado a ricercare in un libro e in una storia.
Il fatto poi che abbia scritto questo indiscutibile capolavoro a soli ventuno anni, mi fa provare un profondo senso di invidia nei suoi confronti. Da sempre sogno di scrivere un libro e finora non ci sono mai riuscito. Confido nel futuro e spero che questo blog e questo progetto diventino gli stimoli giusti per realizzare questo mio piccolo sogno che ho nel cassetto ormai da troppi anni.
Passiamo ora a toccare il punto saliente sull'orgoglio e sul pregiudizio. Come possiamo definirli? Emozioni? Sentimenti? Passioni? Stati d'animo? O tutte queste cose insieme? Fatto sta che nella nostra vita, nel bene e nel male, tutto questo ci fa relazionare con le altre persone.
Quasi fossero i due lati della stessa medaglia questi due "sentimenti" ci influenzano sempre nei confronti delle persone che abbiamo di fronte e con le quali ci relazioniamo tutti i giorni. Quante volte ci è capitato di farci un'opinione su qualcuno anche per un solo piccolo pregiudizio, magari anche una opinione sbagliata e siamo troppo orgogliosi per ammettere di poter aver giudicato male.
Trovo che l'orgoglio e il pregiudizio siano molto legati tra loro, possono diventare davvero molto distruttivi se si lasciato troppo a briglie sciolte e ci facciamo troppo prendere da essi. Nella storia di questo libro si denota chiaramente quanto l'orgoglio e il pregiudizio delle persone possano essere tanto negativi da influenzare in maniera tanto dolorosa la vita e le vicende dei protagonisti.
A star troppo dietro all'orgoglio o al pregiudizio si rischia di non poter raggiungere quella felicità che in fondo all'anima ognuno di noi aspira. Come si può sottomettersi tanto a questi due stati d'animo senza aspettarsi di essere infelici? Realmente vogliamo questo nella nostra vita?
Questo libro mi ha davvero lasciato e insegnato tanto su queste due emozioni con le quali, mi rendo conto, convivo e troppe volte mi influenzano sulle scelte della vita, grandi o piccole che siano. Di certo, leggendo questo capolavoro, mi sono reso conto che nella vita, piuttosto che cadere vittima dell'orgoglio o del pregiudizio è meglio essere più pazienti e riflessivi per saper apprezzare la vera felicità o quanto meno ad avvicinarsi.
Una lettura che consiglio vivamente a tutti e che, una volta terminata, si intuisce per quale motivo sia entrata a far parte di questa lista. Libri come questo hanno davvero tanto da insegnarci, non vedo come si possa vivere senza averli letti.
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